Ipnosi

Abstract
The author after a brief introduction presents in summary what is hypnosis, as in its history has always been the subject of scientific study and used as a methodology widely recognized in its effectiveness in medicine and in psychology and then also in sport psychology. Golf, in his professional practice, is a sport because of its characteristics cannot do without attention to mental factors; emotions, thoughts and perceptions have a preponderant role in the performance of a professional golfer who already is very familiar with the technique of his sport. Hypnosis and imagery techniques increasingly are being used successfully to enhance and maintain high performance over time by golfers involved in various tours around the world. It then proposed a few ways, simple in form but very complex in content to play with the athlete, the use of hypnosis and imagery.
L’ Ipnosi alcune note
In sintesi l’ipnosi si può definire come uno stato naturale di modificazione della coscienza abituale che viene definita solitamente come vigile (Modenese, 2006). Considerata una metodologia clinica e terapeutica possono proporla solo psicoterapeuti specializzati, sia psicologi che medici. È un fenomeno psicosomatico particolare che coinvolge sia la dimensione fisica, sia la dimensione psicologica del soggetto. Il termine "ipnosi" (dal greco "hypnos", sonno) fu introdotto da James Braid nella prima metà del 1800 per le analogie che a quel tempo sembravano esserci fra le manifestazioni del sonno fisiologico e quelle che si avevano in quella condizione particolare che si pensava creata dai magnetizzatori. Oggi sappiamo che il sonno non ha nulla a che fare con l'ipnosi. In ipnosi non si perde mai coscienza e non si è vittime inconsapevoli e passive di figure con pochi scrupoli e con grande potere dominante. Il termine "ipnosi" non è certo più così adeguato per sintetizzare e descrivere quanto avviene in quella condizione particolare di funzionamento dell'organismo umano detta per convenzione ipnosi. In questa condizione sono coinvolti aspetti neuro-psicofisiologici particolari, una relazione interpersonale, e l'impiego di potenzialità specifiche del soggetto (lo stesso Braid nel 1847 sostituì il termine ipnosi con monoideismo) (Wikipedia, Ipnosi ). Alcune definizioni di ipnosi più attuali indicano L'ipnosi come "la manifestazione plastica dell'immaginazione creativa adeguatamente orientata" (Centro Italiano di Ipnosi Clinica e Sperimentale). Oppure per i fondatori dell' istituto H. Bernheim di Verona (fondato nel 1965 da G. Guantieri) si definisce l'ipnosi come la risultante tra stato di coscienza e la relazione con l'altro, inteso anche come parte del mondo. Oltre a rappresentare una potenzialità psicobiologica individuale sviluppata nel processo evoluzionistico di adattamento all’ambiente, la modificazione degli stati di coscienza costituisce parte essenziale di ogni cultura umana. Lo studio dell’ipnosi e della sua evoluzione nella storia dovrebbe riguardare almeno tre aspetti:
- la natura dell’ipnosi come stato di coscienza e la sua fenomenologia: rappresentata dalla mutevolezza che la sua fenomenologia presenta lungo le varie epoche storiche (Ellemberger 1970), tra contesti (Erickson, 1980 b), tra le persone (Hilgard, 1965) e sul piano neuropsicofisiologico (Raz 2002, 2005).
- i fenomeni psicosociali che la sostengono: rappresentano la punta più avanzata della nostra conoscenza; sappiamo bene quale sia il ruolo svolto dalle variabili contestuali nello sviluppo e nella forma assunta dalla trance (Jaynes, 1976; Del Castello, 1991, Del Castello e Casilli, 2007), ma altrettanto bene conosciamo l’influenza svolta da atteggiamenti, motivazioni e aspettative sulle risposte che i vari soggetti danno alla situazione ipnotica (Barber, Spanos and Chaves, 1974; Kirsch, 1999; Del Castello, 2011 )
- le tecniche che la inducono: ne abbiamo ad oggi compreso i principi che ci hanno consentito di abbandonare tecniche ritualistiche per costruire induzioni all’interno della conversazione terapeutica (Erickson, 1980 a, 1980 b, 1980 c, 1980 d).
D. Wark ( 2008), sottolinea che in ambito clinico, l’ipnosi è considerata un trattamento specifico supportato da basi empiriche (specific empirically supported treatment) solo per alcune condizioni cliniche, tra cui la gestione dell’ansia negli attacchi asmatici ed il trattamento di cefalee ed emicrania. Oggi, tuttavia, le neuroscienze con i nuovi mezzi d’indagine di cui dispongono stanno mostrando un crescente interesse nei confronti dei fenomeni ipnotici, che possono acquisire, di conseguenza, una dignità scientifica finora impensabile anche nei trattamenti specificamente psicologici, sia in area psicopatologica che nella prevenzione e del mantenimento del benessere. Man mano che le tecniche di ricerca evolvono, sarà possibile studiare fenomeni mentali sempre più complessi. È necessario garantire quindi, sia alla generazione attuale sia a quella futura, la competenza tecnica necessaria per produrre, nelle nuove condizioni sperimentali, quei fenomeni ipnotici che nel tempo hanno affascinato l’umanità. (De Benedittis, Del Castello, Valerio, 2008).

 

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